Ciao e un ben ritrovati a tutti si queste pagine di NRS,
Come sempre si scrive e si ascolta di musica, la stessa musica che ci fa compagnia alla radio, proponendo alcune note o riflessioni sulle canzoni che sono passate in radio.
Oggi apro questa pagina parlando di Malika Ayane e di Pippa Bacca, un brano che di per se parla di un amore finito, della solitudine , di come è difficile affrontare la vita da soli inseguita da rimpianti, situazione e pensieri che sicuramente non sono difficili da ritrovare in molti rapporti tra persone che si vogliono bene.
Quello che mi ha incuriosito il il videoclip che accompagna l’esecuzione del brano, ovvero 4 minuti di video dove una sposa viaggia in macchina visitando molte capitali e luoghi New York, Milano, Praga, la Death Valley, Marrakech e molte altre. Non capivo questa scelta, solo approfondendo ho scoperto il perché di questa scelta.
Il video è un omaggio a Pippa Bacca un’artista che amava modificare le “cose”, come con delle semplici forbici modificare le foto che usava fare a chi le dava un passaggio in auto fino a farli assumere la forma del mezzo di trasporto, anche lavori all’uncinetto dove spesso creava oggetti spesso con forme particolari.
L’8 marzo 2008, il giorno della festa della donna, lei e la sua compagna decidono di intraprendere un viaggio in autostop, una performance itinerante che si proponeva di attraversa 11 paesi dove la guerra era ancora presente come i paesi dell’ex Jugoslavia, Bulgaria, Turchia, Siria, Libano, Giordania, e Israele come tappa finale.
Purtroppo dopo essersi separata alla compagna a Istanbul; si dovevano ricongiungere a Beirut pochi giorni dopo, ma il 31 marzo fu violentata e uccisa dall’uomo che le aveva dato un passaggio. Il corpo fu scoperto solo l’11 aprile.
Un delitto che scosse l’Italia intera ma ancor di più la Turchia tanto che molti giornali misero in prima pagina titoli come “SCUSACI PIPPA” e persone come il primo Ministro Erdoĝan, il Presidente della repubblica e il ministro della cultura fecero pervenire riconoscimenti di stima e le scuse del popolo turco.
I funerali si svolsero il 19 aprile con la partecipazione di autorità italiane e turche e migliaia di persone.
Certo no ci può consolare ma il colpevole è stato trovato in poco tempo e condannato a 30 anni di carcere.
In rete si trova molto compreso il film “Mi sono innamorato di Pippa Bacca”.
Per chi vorrà approfondire questa bruttissima storia mi limito a pubblicare qualche foto e alcuni link come questo dove la sorella racconta l’accaduto.
Le pagine di oggi sono per lo più dedicate alla musica italiana con una cantante che era da tempo che non passava sulle nostre frequenze, Irene Fargo, una bravissima interprete che purtroppo è mancata da un paio d’anni ma lasciandoci interpretazioni come “Mediterraneo” una canzone portata al successo da Mango e scritta da Mogol che l’ha definita la canzone più bella che abbiamo mai scritto insieme (Mango-Mogol).
La cover di Irene se possibile l’ha resa ancora più bella, purtroppo non ho trovato la versione originale ma un medley con Mango e Irene Fargo, qualità pessima purtroppo.
Ho ascoltato per la prima volta Irene al Festival di Sanremo del 1991 e poi l’anno successivo, seconda entrambe le volte ma mi ha colpito la sua sincera bellezza con quei gradi occhiali che de davano un fascino un poco retrò e semplice e soprattutto la sua voce, purtroppo il grande successo non è mai arrivato, ma forse lei non l’ha nemmeno cercato. Era molto amica di Renato Zero tanto che ha scritto questo pensiero:
Cara Irene, so che sei andata via. Il mondo è più vuoto e triste adesso. Ma dove andrai ci sarà sole sempre. Tante anime immacolate come la tua che ti accoglieranno. Tu da lì potrai vederci e magari alleviarci il dolore della tua assenza. Io ti penserò e farò in modo che la mia musica ti arrivi e ti tenga compagnia! Arrivederci tesoro. Renato.
In questi appunti pieni di ricordi e forse un poco di malinconia chiudo con una canzone dei Moda: “Alla Faccia dei Potenti” Una canzone non proprio allineata con le solite canzonette che si ascoltano di solito alla radio. Francesco (Kekko) Silvestre frontman dei Modà ci ha abituato a canzoni perfette come Arriverà, Sono già solo, Tappeto di fragole, Quel Sorriso in Volto dove si parla e si racconta molto dell’amore, ma Alla Faccia dei Potenti è un’altra storia che vi lascio scoprire.
Buon Ascolto e, spero, una piacevole lettura.
A presto Enrico